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PROGETTO VIVERE NELLA PACE

Allegato A – Servizio Civile Universale Italia

 

 

 

SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA DI INTERVENTO DI SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE – ITALIA - anno 2023

 

In ciascun box è riportato il riferimento alla specifica voce della scheda progetto oppure al sistema Helios. All’ente è richiesto di riportare gli elementi significativi per consentire al giovane una visione complessiva del progetto prima di leggere in dettaglio il progetto stesso.

 

TITOLO DEL PROGETTO:

VIVERE NELLA PACE

 

SETTORE ED AREA DI INTERVENTO:

Settore A – Assistenza.

Area 02 - Adulti e terza età in condizioni di disagio

Area Secondaria 03 - Minori e giovani in condizioni di disagio o di esclusione sociale

DURATA DEL PROGETTO:

MESI 12

 

OBIETTIVO DEL PROGETTO:

Il progetto ha l’intento di promuovere e diffondere la “cultura” dell'invecchiamento attivo, del rispetto per le persone e della solidarietà e cooperazione tra le generazioni, valorizzando la partecipazione di tutti alla vita sociale e il diritto di tutti ad una vita sana e possibilmente indipendente, con particolare attenzione per quanti provengono da paesi lontani e si sentono ospiti della nostra società.

Obiettivo del progetto è altresì dare supporto concreto alle persone over 65 (italiane e straniere), con una specifica attenzione alle loro famiglie Il progetto vuole valorizzare le “storie” individuali, vale a dire le esperienze di vita degli anziani attraverso il confronto intergenerazionale e il coinvolgimento del contesto territoriale di riferimento: in questo senso, fra le rughe dei volti, nelle strutture sedi del progetto si potranno leggere righe e righe di storie di vita intense e ricche di valore: radici feconde sia per chi le racconta sia per chi le ascolta e le accoglie. Il progetto inoltre vuole offrire ai minori in condizione di disagio e di esclusione sociale l’opportunità di svolgere attività di inclusione insieme alle persone anziane, in un’ottica di alleanza tra le generazioni.

Lo sfondo valoriale sul quale si configura il progetto ruota attorno al concetto di qualità della vita, che l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 1991, definiva come “la percezione degli individui della loro posizione nella vita nel contesto culturale e nel sistema dei valori in cui vivono in relazione ai loro obiettivi, alle loro aspettative, ai loro interessi”. L’espressione “qualità della vita” include quindi un'ampia gamma di aspetti dell'esperienza umana che vanno dai bisogni più elementari a quelli più complessi, quali il raggiungimento di una sensazione di appagamento, di benessere e di felicità personale.

L’attenzione del progetto è rivolta principalmente all’aspetto sociale della “problematica anziano”, proponendo una serie di azioni mirate ad assicurare prestazioni sociali che facilitino la persona anziana nella sua vita pratica e di relazione nonostante il sopraggiungere dell’età avanzata e delle problematiche ad esse connesse.

Buona qualità della vita non vuol dire altro che “vivere in pace” o “vivere nella pace”. L’anziano che si sente importante, utile, amato, che trova facile e immediata soddisfazione ai suoi bisogni primari e, a sua volta, è utile ai bisogni degli altri avrà risolto un suo conflitto interiore e sociale con ricadute positive per tutta la comunità. In un momento storico che vede, sempre più, minata la pace, ora a causa degli eventi bellici che, anacronisticamente, stanno affliggendo il mondo, ora per la mancanza di attenzione verso la parte più debole della popolazione, il volontario che sarà coinvolto nel progetto proposto, si proporrà come “ paladino della Patria” laddove “ i diritti inviolabili dell’uomo” da garantirsi tramite “ l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale” non siano principi che rimangano sulla carta ( Cost. art 2) ma siano le “armi” a disposizione dei giovani volontari per combattere contro i conflitti sociali che attanagliano la nostra terra.

… I riferimenti scientifici: il modello biopsicosociale e il cambio di paradigma

Un proverbio africano recita: “quando muore un anziano è come se bruciasse una biblioteca”. È da qui che nasce la profonda riflessione che ha portato alla scrittura del progetto “Vivere nella pace”. Innanzitutto, si è pensato a cosa significhi invecchiare biologicamente, psicologicamente e sociologicamente.

Abbracciando questa multidisciplinarità, ci rifacciamo al modello biopsicosociale: una strategia di approccio alla persona che attribuisce il risultato della malattia, così come della salute, all’interazione intricata e variabile di fattori biologici (genetici, biochimici, ecc.), fattori psicologici (personalistici, comportamentali, ecc.), e fattori sociali (culturali, familiari, socioeconomici, ecc.). Quest’ottica è quella usata dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nella sua storica costituzione nel 1948, per la definizione e la promozione del tanto dibattuto concetto di salute.

Negli ultimi quarant’anni col il registrarsi dell’aumento esponenziale della popolazione anziana nelle società occidentali, si è sempre più fatta strada la necessità di fornire nuove risposte organizzative, culturali e di rilettura dell’universo-persona dell’individuo di terza età. Si è arrivati a capire che le rappresentazioni sociali, i pregiudizi e gli stereotipi sulla tematica inficiano il processo di soddisfazione delle esigenze, risultando inadeguati: la metafora della collina, che descriveva la terza età come il termine di un declino, ed assegnava agli anziani il solo compito di un progressivo ritiro, incontra sempre maggiori resistenze. E non si tratta solamente delle speranze di chi insegue miti di efficienza e giovinezza in termini irrealistici: la possibilità di invecchiare con successo è testimoniata da un numero sempre crescente di esperienze che riescono a mantenere alta la qualità e la soddisfazione di vita anche in età avanzata.

…Il sistema persona, le emozioni e la rete relazionale

Sebbene negli ultimi anni sia indiscussa la centralità delle emozioni nella conduzione della vita di ogni giorno e per la comprensione della mente umana, relativamente poca attenzione è stata rivolta alla dimensione emotiva oltre la maturità anagrafica.

Riuscendo ad andare oltre al pregiudizio – assolutamente e ampiamente disconfermato - secondo cui nell’ultima parte dell’arco di vita ci sia necessariamente e in ogni caso il pieno raggiungimento di un equilibrio e di un controllo adeguato sulla vita affettiva, si può affermare che anche nella terza età il mondo emotivo ricopra un ruolo fondamentale, e si sviluppi in stretta connessione con tutti gli altri cambiamenti propri di questa età.

Non entrando in merito ai tecnicismi legati agli stati di attivazione emotiva e alla complessa questione dell’influenza della fisiologia anziana sugli eventi emotigeni, si può sostenere a gran voce che non esistano differenze legate all’età nell’espressività delle emozioni. Conoscere esattamente quali siano i limiti e le risorse ancora in via di sviluppo della persona anziana è sempre di grande utilità, ad esempio per non incorrere in equivoci o in stereotipi, ma è sempre necessario non ridurre la complessità del sistema-persona ad alcune delle sue componenti, privando l’individuo della sua interezza.

Questo sistema-persona ha sempre una sua personalità unica e irripetibile: fortunatamente il , quando supportato e resiliente, è concepito come un processo che permette di conservare il senso di continuità della propria identità, nonostante i cambiamenti di ruoli, ambienti, immagini corporee

Di cruciale importanza sono i rispecchiamenti che gli altri offrono, che permettono, nel procedere della vita, di riorganizzarsi e dare corpo a un fitto lavoro di revisione e riscrittura del proprio passato e delle proprie aspettative future.

Il ruolo del pensiero narrativo si rivela, in questo frangente, essenziale: la narrazione e rivisitazione del passato possono permettere di reinterpretare il senso del proprio esistere all’interno di uno scambio sociale che dà significato ai racconti, mantenendo alto il senso di coerenza interna anche di fronte agli eventi stressanti che non mancano nella terza età.

Gli obiettivi del progetto “Vivere nella pace” trovano rispondenza, rispecchiamento e affinità di tematica nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, nei seguenti obiettivi:

Obiettivo  1. Porre fine ad ogni povertà nel mondo

Obiettivo  3. Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età

Obiettivo 4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva ed un’opportunità di  apprendimento per tutti

Obiettivo 10. Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le nazioni

10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro.

Obiettivo 11.  Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili

11.2 Entro il 2030, garantire a tutti l’accesso a un sistema di trasporti sicuro, conveniente, accessibile e sostenibile, migliorando la sicurezza delle strade, in particolar modo potenziando i trasporti pubblici, con particolare attenzione ai bisogni di coloro che sono più vulnerabili, donne bambini, persone con invalidità e anziani;

11.7 Entro il 2030, fornire accesso universale a spazi pubblici sicuri, inclusivi e accessibili, in particolare per donne, bambini, anziani e disabili.

Obiettivo 16. Pace, giustizia e istituzioni forti

Le azioni programmate all’interno dell’Agenda 2030, dunque si intersecano in larghissima misura con i settori e le aree di intervento del Piano triennale 2023-2025 per la programmazione del servizio civile universale. Specificatamente al progetto “VIVERE NELLA PACE”, riprendendo il piano triennale 2023/2025, si riportano i seguenti ambiti di intervento:

c) Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese;

f) Rafforzamento della coesione sociale, anche attraverso l’incontro tra diverse generazioni e l’avvicinamento dei cittadini alle istituzioni;

j) Promozione della pace e diffusione della cultura dei diritti e loro tutela, anche per la riduzione delle ineguaglianze e delle discriminazioni.

L’obiettivo generale del progetto “VIVERE NELLA PACE” è quello di creare un nuovo paradigma della solidarietà che sia fatto di concrete azioni vive, interattive e volte alla costruzione della “logica del dono e della pace”: un dono che non si esaurisca nella dimensione dell’erogazione di un servizio ma che, invece, abbia un significato simbolico forte ed etico, attraverso il quale tessere scambi e relazioni profonde; la pace come risultato del fitto lavoro di scambi e relazioni anche in un contesto sociale cittadino lontano dai conflitti armati veri e propri. Il contesto sociale di riferimento in cui vive la popolazione anziana calabrese crea una situazione che mina la pace quotidiana dei nostri anziani nell’ottica di una qualità della vita che per essere definita “ buona” deve avere, anche, il carattere di “ vivere in pace”. Tendere ad eliminare le criticità di una pacifica vita dei nostri anziani è l’obiettivo ultimo del progetto e i volontari del servizio civile dovranno essere i “soldati senza armi” di questa lotta quotidiana. In questo contesto, come auspicato dal piano triennale: “prevenire e lottare contro le ineguaglianze e le ingiustizie sociali, edificare un “ambiente” umano fondato sulla pace e sulla nonviolenza, e la costruzione di un paese ed una comunità nazionale e sovranazionale più giusta, equa, solidale, diventano le azioni cardinali che guidano le attività di ogni operatore volontario”.

L’idea punta a porre l’individuo anziano, che vive una fase di radicale cambiamento fisiologico, psicologico e sociale, in una situazione di centralità, stimolando la riscoperta in sé dei mezzi per l’affermazione della propria unicità, migliorando la dimensione di autonomia e indipendenza e, combattendo, contemporaneamente, l’isolamento sociale, l’alienazione dal contesto territoriale e la solitudine.

Allo stesso tempo, si mira fortemente alla creazione di buone prassi nell’ambito dell’educazione intergenerazionale: i giovani, le foglie, incontreranno gli anziani, le radici, ed entrambi saranno protagonisti di narrazioni e racconti, di curiosità, ascolto e condivisione di saperi, al fine di creare occasioni di inclusione per i minori in condizione di disagio e di esclusione sociale.

In questo contesto, il progetto intende lottare contro le ineguaglianze e le ingiustizie sociali, cercare di creare un ambiente sociale a portata di persone più deboli, con servizi e risorse destinate ai loro bisogni così da raggiungere la pace e la nonviolenza, dove la violenza può essere anche sociale, derivante dalla privazione dei beni e servizi essenziali.

Si mirerà, quindi, alla costruzione ed una comunità locale più giusta, equa, solidale, dove le azioni cardine che guideranno le attività di ogni operatore volontario prenderanno le mosse dalla Costituzione Italiana che, in primis, persegue finalità di pace e serena convivenza. Il progetto ha, pertanto, come iter strategico quello di concorrere alla difesa degli interessi della popolazione più debole da ogni tipo di rischio e/o minaccia, derivanti sia da eventi naturali che dall’azione dell’uomo.

 

Obiettivi specifici

Nel dettaglio, gli obiettivi specifici che si intende perseguire sono:

Obiettivo generale 1: Miglioramento delle condizioni di vita della fascia di popolazione over 65 proponendo un nuovo paradigma di solidarietà

Obiettivi specifici:

Favorire la permanenza delle persone nel contesto familiare, supportando il soddisfacimento dei bisogni essenziali e basilari della popolazione con oltre 65 anni, con attenzione ai cosiddetti LEA (livelli essenziali di assistenza) presenti sul territorio;

Costruire reti solidali in ascolto e comunicazione reciproci per sviluppare ben-essere e piacevolezza dello stare insieme all’altro;

Obiettivo generale 2: Implementare occasioni di scambio e dialogo fra gli anziani e le altre generazioni sostenendo nuove pratiche assistenziali e ricreative per contrastare l’isolamento

Obiettivi specifici:

Stimolare la produzione del Sé narrativo della popolazione anziana al fine di incontrare, raccontare e raccontar-si alle fasce più giovani che faranno tesoro delle esperienze di vita degli individui più maturi e che diventeranno a loro volta ponte tra il passato e il futuro.

Attivare iniziative collettive che favoriscano sia il contatto tra giovani e anziani ma anche l’instaurarsi di relazioni di “buon vicinato” nei contesti abitativi.

Obiettivo generale 3: Supportare le persone anziane e/o adulte ( migranti ) per una piena integrazione nella società.

            Obiettivi specifici:

Dare strumenti di base per una piena autonomia individuale in una società multietnica;

Accompagnare l’inserimento legale, sociale e sanitario di persone over 65 richiedenti asilo e rifugiati;

Obiettivo generale 4: Sostenere minori in condizione di disagio e di esclusione sociale.

Obiettivi specifici:

Organizzare percorsi di inclusione e di apprendimento per minori in condizioni di disagio.

 

  • Indicatori  ex post

 

Azione

destinatari

Indicatori ex ante

Indicatori Ex post

 

AZIONE 1.1

associazioni dei vari territori; cittadini, familiari e chiunque sia interessato alle informazioni

N.10

N.20

 

AZIONE 1.2

persone over 65 e le loro famiglie aiutate con beni di prima necessità;

N. 50

N.100

 

AZIONE 1.3

persone over 65 e le loro famiglie aiutate con all’uso di supporto tecnologici;

N. 50

N.100

 

AZIONE 2.1

persone over 65 e le loro famiglie coinvolte in attività ludico ricreative;

N. 50

N.100

 

AZIONE 2.2

Persone beneficiarie del programma “Fratelli tutti”;

N. 50

N.100

 

AZIONE 3.1

persone over 65  coinvolte in testimonianze tramite interviste;

N. 0

N.50

 

AZIONE 3.2

beneficiari dei progetti “Educare alla pace” e “Cultura e pace”

N. 0

N.100

 

AZIONE 3.3

beneficiari dei progetti “Educare alla pace” e “Cultura e pace”

N. 0

N.200

 

AZIONE 4.1

persone over 65 N.300 giovani dei territori di riferimento coinvolti nella “banca del tempo”

 

N. 0

N.50

 

AZIONE 5.1

persone migranti over 65 in percorsi di conoscenza della lingua italiana;

N.10

N.50

 

AZIONE 6.1

persone migranti over 65 orientate ai servizi del territorio;

N.10

N.50

 

AZIONE 7.1

minori in condizione di disagio o di esclusione sociale.

N.10

N.60

 

 

 

RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

voce 5.3 scheda progetto

Obiettivo specifico area di intervento e sedi di attuazione

Ruolo ed attività giovani in servizio civile

 

 

OBIETTIVO SPECIFICO   1. Favorire la permanenza delle persone nel contesto familiare, supportando il soddisfacimento dei bisogni essenziali e basilari della popolazione con oltre 65 anni, con attenzione ai cosiddetti LEA (livelli essenziali di assistenza) presenti sul territorio e dare supporto tecnologico a minori ed anziani.

 

Sede 202982      LAGANADI;

Sede 219366        CHIESA ITRIA;

Sede 214835 PRETI. 

 

 

Gli operatori volontari in Servizio Civile svolgeranno il loro servizio integrando il lavoro dei volontari e degli operatori delle sedi di attuazione.

Gli operatori volontari in Servizio Civile saranno impegnati in particolare in attività di:

1)     Ideazione materiale divulgativo

2)     Curare le pagine social

3)     Curare il sito web;

4)     Visite domiciliari a casa delle persone over 65;

5)     Organizzare momenti didattici per l’uso di strumenti digitali;

6)     Apertura e chiusura della sede;

7)     Riordino delle sedi;

8)     Fotocopiare il materiale didattico;

9)     Partecipazione agli incontri di verifica con tutti i volontari e gli operatori impegnati nei corsi; 

10)   Organizzare incontri/confronti con le associazioni del territorio

OBIETTIVO SPECIFICO   2. Costruire reti solidali in ascolto e comunicazione reciproci per sviluppare ben-essere e piacevolezza dello stare insieme all’altro.

Sede 202982      LAGANADI;

Sede 219366        CHIESA ITRIA;

Sede 214835 PRETI. 

 

Gli operatori volontari in Servizio Civile svolgeranno il loro servizio integrando il lavoro dei volontari e degli operatori delle sedi di attuazione.

Gli operatori volontari in Servizio Civile saranno impegnati in particolare in attività di:

1)      Collaborazione all’organizzazione di incontri di programmazione delle attività di conoscenza e socializzazione.

2)      Organizzazione di laboratori ricreativi;.

3)      Sostegno nella pubblicizzazione delle iniziative tramite comunicati stampi, eventi su fb, twitter ecc.

4)      Allestimento della sala prima dei laboratori;

5)      Partecipazione attiva agli incontri.

6)      Riordino della sede prima e dopo le attività.

7)      Partecipazione agli incontri di verifica con tutti i volontari e gli operatori impegnati nei corsi

OBIETTIVO SPECIFICO   3 Stimolare la produzione del Sé narrativo della popolazione anziana al fine di incontrare, raccontare e raccontar-si alle fasce più giovani che faranno tesoro delle esperienze di vita degli individui più maturi e che diventeranno a loro volta ponte tra il passato e il futuro

 

Sede 202982      LAGANADI;

Sede 219366        CHIESA ITRIA;

Sede 214835 PRETI. 

 

Gli operatori volontari in Servizio Civile svolgeranno il loro servizio integrando il lavoro dei volontari e degli operatori delle sedi di attuazione.

Gli operatori volontari in Servizio Civile saranno impegnati in particolare in attività di:

1)     Recupero del materiale da utilizzare per la redazione di materiale d’interesse;

2)     Organizzare momenti di ascolto con gli over 65;

3)     Redigere le storie ascoltate;

4)     Sostegno nell’organizzazione dei laboratori socio educativi e creativi.

5)     Preparazione e accompagnamento persone over 65;.

6)     Riordino sala e di tutti i luoghi utilizzati per lo svolgimento delle attività.

7)     Tenere i contatti con tutti con gli over 65;

8)     Aiuto nell’organizzazione delle attività con i beneficiari.

 

 

OBIETTIVO SPECIFICO   4 Attivare iniziative collettive che favoriscano sia il contatto tra giovani e anziani e l’instaurarsi di relazioni di “buon vicinato” nei contesti abitativi.

Sede 202982      LAGANADI;

Sede 219366        CHIESA ITRIA;

 

Gli operatori volontari in Servizio Civile svolgeranno il loro servizio integrando il lavoro dei volontari e degli operatori delle sedi di attuazione.

Gli operatori volontari in Servizio Civile saranno impegnati in particolare in attività di:

1)     Raccolta dei bisogni nei territori di riferimento;

2)     gestione e organizzazione scambi di aiuto solidale;

3)     fare una lista delle persone interessate a contribuire alla “banca del tempo”

4)     Mantenere i contatti con le famiglie e aiuto nell’organizzazione degli incontri di supporto alla genitorialità

5)     Partecipazione e organizzazione degli incontri di coordinamento

6)     Organizzazione e riordino della sala per gli incontri collettivi e/o individuali.

 

OBIETTIVO SPECIFICO   5 Dare strumenti di base per una piena autonomia individuale in una società multietnica

 

 

 

Sede 202982      LAGANADI;

Sede 219366        CHIESA ITRIA;

Sede 214835 PRETI. 

 

Gli operatori volontari in Servizio Civile svolgeranno il loro servizio integrando il lavoro dei volontari e degli operatori delle sedi di attuazione.

Gli operatori volontari in Servizio Civile saranno impegnati in particolare in attività di:

1)     Apertura e chiusura della sede

2)     Accogliere gli migranti.

3)      Facilitare il dialogo tra anziani migranti e non.

4)     Tenere in ordine il registro delle presenze e le iscrizioni al corso

5)     Riordino della sede prima e dopo la lezione

6)     Fotocopiare il materiale didattico

7)     Sostenere nello studio i migranti con più difficoltà

8)     Sostenere il lavoro degli insegnanti (scrivere alla lavagna, consegnare le fotocopie, fotocopiare documenti)

9)     Partecipazione agli incontri  di verifica con tutti i volontari impegnati nei corsi

10)   Affiancare gli adulti stranieri nei corsi CPIA

11)   Condividere i programmi didattici con gli insegnanti curriculari all’interno degli Istituti scolastici.

 

OBIETTIVO SPECIFICO 6 Accompagnare l’inserimento legale, sociale e sanitario e lavorativo di persone over 65 .

 

Sede 202982      LAGANADI;

Sede 219366        CHIESA ITRIA;

 

Gli operatori volontari in Servizio Civile svolgeranno il loro servizio integrando il lavoro dei volontari e degli operatori delle sedi di attuazione.

Gli operatori volontari in Servizio Civile saranno impegnati in particolare in attività di:

1)     Apertura e chiusura della sede

2)     Accogliere gli anziani migranti

3)     Tenere in ordine il registro delle presenze e le iscrizioni dei corsi di formazione;

4)     Aiutare gli operatori nel disbrigo delle pratiche;

5)     Partecipazione agli incontri  di verifica con tutti i volontari impegnati nei corsi

 

OBIETTIVO SPECIFICO 7. Favorire la partecipazione ad attività socio-educative dei minori in condizione di disagio o di esclusione sociale.

 

Sede 202982      LAGANADI;

Sede 219366        CHIESA ITRIA;

Sede 214835 PRETI. 

 

Gli operatori volontari in Servizio Civile svolgeranno il loro servizio integrando il lavoro dei volontari e degli operatori delle sedi di attuazione.

Gli operatori volontari in Servizio Civile saranno impegnati in particolare in attività di:

1)     Accoglienza dei minori

2)     Collaborazione alla predisposizione degli spazi e dei materiali necessari per le  varie attività

3)     Collaborazione nel riordino degli spazi alla conclusione delle attività

4)     Coinvolgimento attivo nell’ideazione delle attività e nella rilevazione delle necessità dei minori;

5)     Partecipazione alle attività esterne e alle visite guidate previste sul territorio

6)     Collaborazione nella pianificazione delle visite guidate

 

 

SEDI DI SVOLGIMENTO:

sedi di svolgimento del servizio (città, indirizzo, cap…)

sistema Helios

Sede 202982        LAGANADI - VIA ROMA 30 - LAGANADI (RC);

Sede 219366        CHIESA ITRIA - VIA ITRIA 4/A - REGGIO CALABRIA;

Sede 214835        PRETI – VIA FRANGIPANE – REGGIO CALABRIA

 

POSTI DISPONIBILI, SERVIZI OFFERTI:

numero posti: con vitto e alloggio, senza vitto e alloggio, con solo vitto

6  senza vitto e alloggio.

 

EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:

voce 6 scheda progetto

             Disponibilità a spostarsi sul territorio per svolgere le attività, previste dal progetto, nelle diverse sedi degli Enti partecipanti alla RETE  e nelle scuole della Città Metropolitana di Reggio Calabria;

             Flessibilità oraria;

             Eventuali impegni nei fine settimana;

             Partecipazione alla formazione specifica e diponibilità a dormire fuori casa per corsi di formazione e/o campi scuola;

             In alcuni ambiti di servizio si chiederà la sottoscrizione di un’impegnativa nella quale si dichiara di non divulgare le informazioni personali degli utenti.

 

Giorni di servizio settimanali ed orario: sistema Helios

25 ORE SU 5 GIORNI

 

CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI:

sistema Helios

Certificazione delle competenze ai sensi del d.lgs n. 13/2013

 

EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI:

sistema Helios

NO

 

DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE: inserire il sistema di selezione che si intende adottare per la selezione degli operatori volontari

 

SISTEMA DI RECLUTAMENTO E SELEZIONE 

1) Procedura utilizzata ed indicazione delle fasi:

Alla selezione partecipano tutti i canditati che hanno presentato la domanda di ammissione al SCU correttamente compilata e nei tempi prestabiliti dal bando. Il Mo.C.I. ha predisposto un sistema di selezione dei volontari per il servizio civile che si compone di 2 parti: 

Ø L’analisi del curriculum vitae

Ø L’incontro con il candidato  

Il totale del punteggio ottenibile dalla selezione è di 110 punti, di cui 50/110 punti  ottenibili dall’analisi del cv e 60/110 ottenibili dall’incontro con il candidato.

2) Elementi oggetto di valutazione e Strumenti utilizzati 

Gli elementi oggetto di valutazione che si intendono misurare nell’analisi del CV dei candidati al servizio civile volontario sono: le precedenti esperienze, i titoli di studio, le esperienze aggiuntive non valutate precedentemente e le altre conoscenze possedute. I punteggi dell’analisi del CV vengono riportati nella griglia riepilogativa dei punteggi totali ottenuti dai volontari. 

 Nelle attività di selezione relativa all’incontro con il candidato vengono valutate, in occasione del colloquio individuale:

Ø  La conoscenza pregressa dell’ente

Ø  La consapevolezza del candidato rispetto all’ambito di attività dell’ente.

Ø  La qualità delle eventuali pregresse esperienze di volontariato.

Ø  Alcune caratteristiche personali del candidato, quali la capacità comunicativa e relazionale.

Ø  Le motivazioni verso il servizio civile volontario e verso il progetto di impegno specifico e, all’interno di queste sua condivisione degli obiettivi dello stesso, la sua disponibilità nei confronti delle condizioni richieste per l’espletamento del servizio, il suo interesse ad accrescere le proprie competenze attraverso l’esperienza di SCU.

 

3) Criteri di attribuzione del punteggio

            Per l’analisi del CV del candidato, il sistema di analisi e la modalità di applicazione del punteggi sono riportate nell’allegato 1 “SEL_analisi del CV”. I punteggi dell’analisi del CV vengono riportati nella griglia riepilogativa dei punteggi totali ottenuti dai candidati, secondo l’allegato 2. SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CURRICULUM.

                 La parte del sistema Mo.C.I. che fa riferimento all’incontro con il candidato consiste nella realizzazione di un colloquio individuale, che, a partire dal questionario di autovalutazione compilato precedentemente dal candidato e riportato nell’allegato 3,  consente di ripercorrere le principali tappe del suo percorso personale, ( studi, esperienze, interessi,  ecc.) e di focalizzare l’analisi sull’indagine  delle sue motivazioni verso il SCU e il progetto di impegno specifico. Per la relazione del colloquio individuale lo strumento utilizzato dal selezionatore consiste in una traccia di intervista, ovvero un elenco di  domande utili allo svolgimento del colloquio, raccolte ed ordinate in base al contesto di indagine, riportate nell’allegato 4 . SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L'AMMISSIONE AL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE.

 

4) INDICATORI DELLE SOGLIE MINIME DI ACCESSO PREVISTE DAL SISTEMA

 Per l’analisi del CV del candidato non sono previste soglie minime di accesso che denotino di per sé la non idoneità al SCV.

Rispetto all’incontro con il candidato il punteggio minino è di 36/60. Con un punteggio inferiore a 36/60 il candidato è non idoneo.

 

5) SELEZIONE COLLEGIALE

La selezione viene effettuata da una commissione composta almeno da tre selettori, di cui almeno uno iscritto all’Albo SCU.

 

6) TRASPARENZA DEL PROCEDIMENTO

Nel primo incontro della Commissione selezionatrice saranno valutati i curricula dei candidati, i cui punteggi saranno pubblicati sul sito dell’Ente e comunicati a tutti i candidati nel gruppo WhatsApp, appositamente creato per una comunicazione immediata con ognuno.

Prima del colloquio sarà organizzato un incontro, anche on line, in cui si daranno spiegazioni sulle modalità del colloquio e i candidati potranno richiedere ogni delucidazione in merito.

Il calendario dei colloqui sarà comunicato sul gruppo WhatsApp e pubblicato sul sito dell’Ente www.mocimondo.org  e tramite email.

Prima del colloquio sarà inviato un questionario di autovalutazione in modulo google, seguendo la traccia del colloquio, ( si veda l’allegato 3) ,  il cui risultato sarà discusso in sede di selezione.

Il colloquio sarà pubblico.

Successivamente la commissione procederà alla verbalizzazione dei colloqui e all’attribuzione del punteggio. Sarà quindi predisposta una graduatoria per ogni sede di progetto, che sarà comunicata sul gruppo WhatsApp  e pubblicata sul sito dell’Ente www.mocimondo.org

 

7) MODALITA’ INCLUSIVE IN RIFERIMENTO AI GIOVANI CON MINORI OPPORTUNITA’

I giovani con minore opportunità saranno accolti con particolare attenzione da parte di personale specializzato,  disponibile al dialogo e all’ascolto efficace, utilizzando soprattutto la comunicazione empatica e facendo molta attenzione al rispetto della privacy di ogni singolo soggetto.

 

ALLEGATO 1

SELEZIONE  ANALISI DEL CV

 

Note esplicative per l’attribuzione dei punteggi ai candidati

Il punteggio  massimo che un candidato può ottenere è pari 50 punti. All’interno di questa valutazione, il punteggio ottenibile è così definito in base alle diverse aree di indagine:

 

Precedenti esperienze 

Massimo 30 punti

Titoli di studio, esperienze aggiuntive non valutate in precedenza e altre conoscenze

Massimo 20 punti

 

Le precedenti esperienze

Il punteggio massimo relativo alle precedenti esperienze è pari a 30 punti, così ripartiti:

         Precedenti esperienze maturate nello stesso settore del progetto preso l’ente che si realizza il progetto: max 12 punti ( periodo massimo valutabile pari a 12 mesi X il coefficiente pari a 1,00=12) E’ possibile sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo massimo valutabile;

         Precedenti esperienze maturate nello stesso settore del progetto presso enti diversi da quello che realizza il progetto: Max 9 punti ( Periodo massimo valutabile pari a 12 mesi X il coefficiente pari a 0,75 = 9) E’ possibile sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo massimo valutabile;

         Precedenti esperienze maturate in un settore diverso da quello del progetto presso l’ente che realizza il progetto: max 6 punti ( periodo massimo valutabile pari a 12 mesi X coefficiente pari a 0,50 = 6 ). E’ possibile sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo massimo valutabile;

         Precedenti esperienze maturate in settori analoghi a quello del progetto presso Enti diversi da quello che realizza il progetto max 3 punti ( periodo massimo valutabile 12 mesi x il coefficiente pari a

0,25 = 3 ). E’ possibile sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo massimo valutabile.

I titoli di studio

 

Laurea magistrale

10 punti

Laurea triennale

8 punti

Diploma

6 punti

Frequenza scuola

media superiore

Fino a 4 punti ( per ogni anno concluso punti 1,00)

Verrà considerato il titolo con il punteggio più elevato.

Esperienze aggiuntive a quelle valutate

 

Esperienze aggiuntive a quelle valutate

Fino a 4 punti

(esempio: esperienze lavorative, tirocinii, stages, alternanza scuola lavoro, attività di animazione con gruppi giovanili scouts, azione cattolica ecc.)

 

Altre conoscenze

Altre conoscenze 

Fino a punti 6

 ( esempio conoscenze di altre lingue straniere, competenze informatiche, musica, teatro, pittura, ecc.)

 

ALLEGATO 2

SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CURRICULUM

 

Curriculum vitae Candidato __________________________________________

            AREE DI INDAGINI

 

 

 

 

 

Note x l'assegnazione del punteggio

 

 

 

 

 

 

 

Precedenti esperienze

Mesi e frazione di mese

 

 

 

 

 

Precedenti esperienze nello stesso settore del progetto c/o ente che realizza il progetto

 

 

 

 

0

coefficiente di valutazione 1

Precedenti esperienze nello stesso settore del progetto c/o enti diversi da quello che realizza il progetto

 

 

 

 

0

coefficiente di valutazione 0,75

Precedenti esperienze in un settore diverso c/o ente che realizza il progetto

 

 

 

 

0

coefficiente di valutazione 0,50

Precedenti esperienze in settori analoghi c/o enti diversi da quello che quello che realizza il progetto.

 

 

 

 

0

coefficiente di valutazione 0,25

Totale esperienze precedenti

 

 

0

 

Titoli di studio                (  valutare una sola voce )

Laurea magistrale

max 10

Laurea triennale

max 8

Diploma

 

max 6

Frequenza scuola

media superiore  

max 4

 

 

Totale titoli di studio

 

 

0

 

Esperienze aggiuntive a quelle valutate max 4

 

 

 

 

 

 

Altre conoscenze max 6

 

 

 

 

 

 

 

Totale punteggio complessivo

 

 

0


ALLEGATO 3

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE

 

Al fine di predisporre il colloquio, ti chiediamo di rispondere al seguente questionario, apponendo una X ad ogni domanda sul numero che ritieni corrispondente alla tua autovalutazione, secondo la scala da 0 a 6:

 

0 PER NIENTE    1 POCHISSIMO    2 POCO     3 ABBASTANZA    4 PIU' CHE ABBASTANZA    5 MOLTO     6 MOLTISSIMO.

 

Pregressa esperienza presso l'Ente:

 

PER NIENTE

0

1

2

3

4

5

6

MOLTISSIMO

 

Pregressa esperienza nello stesso o in analogo settore d'impiego:

 

PER NIENTE

0

1

2

3

4

5

6

MOLTISSIMO

 

Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del progetto:

 

PER NIENTE

0

1

2

3

4

5

6

MOLTISSIMO

 

Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto:

 

PER NIENTE

0

1

2

3

4

5

6

MOLTISSIMO

 

Disponibilità alla continuazione delle attività al termine del servizio:

 

PER NIENTE

0

1

2

3

4

5

6

MOLTISSIMO

 

Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario:

 

PER NIENTE

0

1

2

3

4

5

6

MOLTISSIMO

 

Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto:

 

PER NIENTE

0

1

2

3

4

5

6

MOLTISSIMO

 

Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio

(es: pernottamento, missioni, trasferimenti, flessibilità oraria...):

 

PER NIENTE

0

1

2

3

4

5

6

MOLTISSIMO

 

Particolari doti e abilità umane possedute dal candidato:

 

PER NIENTE

0

1

2

3

4

5

6

MOLTISSIMO

 

Altri elementi di valutazione:

 

PER NIENTE

0

1

2

3

4

5

6

MOLTISSIMO

 

 

 

COGNOME E NOME  ……………………………………….

 

 ALLEGATO 4

 

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L'AMMISSIONE AL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE

 

Selettore:

 

Cognome …..…………………….…… Nome ………….……………………………..

 

Data di nascita……………….Luogo di nascita……………………….………………..

 

Indirizzo:…………………………..…………………………..……………………….                           

 

Luogo di residenza…………………………………..………………………………….

 

Rapporto con l’ente che realizza il progetto:…………………………………………….

 

Denominazione Ente: ………………………………….………………………………

 

 

Progetto

Denominazione progetto: …………………………………………………………..

 

Soggetto titolare del progetto:…………………………………………..…………….

 

Sede di realizzazione:…………………………………..…………………………….

 

Numero posti previsti dal progetto nella sede di realizzazione:…………………….

 

 

 

 

 

 

Candidato/a

 

Cognome ……..…………………………………… Nome ……………………..

 nato/a …………………………………… il ………………….Prov…………….

 

 

 

Reggio Calabria, 

         Il candidato

 

…………..

 

                                       

 

 

 

Fattori di valutazione approfonditi durante il colloquio e loro intensità

 

Pregressa esperienza presso l'Ente:

giudizio (max 6 punti):…………. 

 

Pregressa esperienza nello stesso o in analogo settore d'impiego:

giudizio (max 6 punti):………….

 

Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del progetto:

giudizio (max 6 punti):………….

 

Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto:

giudizio (max 6 punti):………….

 

Disponibilità alla continuazione delle attività al termine del servizio:

giudizio (max 6 punti):………….

 

Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario:

giudizio (max 6 punti):………….

 

Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto:

giudizio (max 6 punti):………….

 

Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio (es: pernottamento, missioni, trasferimenti, flessibilità oraria...):

(specificare il tipo di condizione)………………………………………………………… giudizio (max 6 punti):………….

 

Particolari doti e abilità umane possedute dal candidato:

giudizio (max 6 punti):………….

 

Altre elementi di valutazione: …………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………. giudizio (max 6 punti):………….

  

Valutazione finale 

 giudizio (max 60 punti):………….

 

       Luogo e data……………….                                                                                                                                 

                                                                                                    La Commissione                        

                                                                            

……………………………

……………………………

……………………………

 

 

 

FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

sede e durata

Durata  (ore)   42

Sede di realizzazione Formazione Generale

CHIESA ITRIA - Sede 219366 - VIA ITRIA 4/A - REGGIO CALABRIA

LAGANADI -Sede 202982 - VIA ROMA 30 - LAGANADI (RC)

 

 

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

voce 8 scheda progetto

voce 9 scheda progetto

Modulo 1 – I rischi nei progetti di servizio civile

La sicurezza nei luoghi di lavoro e i rischi connessi all’impiego degli operatori volontari.

1.1: La sicurezza nei luoghi di lavoro e i rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile.

TOTALE ORE: 6    FORMATORE: Santo Caserta

1.2:  Il Documento Valutazione dei Rischi  del MOCI e  degli Enti affiliati

TOTALE ORE: 6    FORMATORE: Santo Caserta

 

Modulo 2 La relazione

La relazione interpersonale, con speciale riguardo all’empatia, particolarmente efficace nei rapporti con minori in difficoltà.

4.1   Errori della comunicazione e comunicazione efficace

TOTALE ORE: 3   FORMATORE: Chiara Arillotta – Marisa Delfino

4.2   Autoefficacia ed autostima

TOTALE ORE: 3   FORMATORE: Chiara Arillotta – Marisa Delfino

4.3   L’importanza della motivazione

TOTALE ORE: 3   FORMATORE: Chiara Arillotta – Marisa Delfino

4.4   Empatia: come sviluppare il proprio “sentire”.

TOTALE ORE: 3   FORMATORE: Chiara Arillotta – Marisa Delfino

Modulo 3 – Tutti Fratelli

Il fenomeno migratorio, visto alla luce delle recenti migrazioni globali, alla cooperazione internazionale, al cosviluppo e alla cooperazione decentrata.

2.1.  Globalizzazione  e Migrazioni   

TOTALE ORE: 4  FORMATORE: Blaise Mbarushingabire – Campolo Carmela

2.2  Il fenomeno dei flussi migratori in Italia

TOTALE ORE: 2  FORMATORE: Marica Brinzi – Antonella Bagnato

2.3 La cooperazione internazionale

TOTALE ORE: 4  FORMATORE: Carmelo Caserta – Consuelo Ceribelli

2.4 Obiettivi del Millennio

TOTALE ORE: 2  FORMATORE: Alberto Gioffrè – Antonella Bagnato

 

Modulo 4 Agenda 2030

L’Agenda 2030, con particolare riferimento ai due obiettivi 4 e 11, finalità del Programma “Fratelli tutti” e all’azione G del piano triennale del SCU relativo all’accessibilità dell’educazione scolastica con particolare riferimento alle aree d’emergenza educativa e benessere nelle scuole.

3.1 Obiettivo 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, ed un’opportunità di apprendimento per tutti

TOTALE ORE: 6   FORMATORE: Santo Caserta -  Foti Orsola

3.2  Accessibilità alla educazione scolastica, con particolare riferimento alle aree di emergenza educativa e benessere nelle scuole  (Azione  G piano triennale SCU)

TOTALE ORE: 6   FORMATORE: Carmela Campolo - Paolo Benoci

3.3 Obiettivo 11: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili

TOTALE ORE: 6   FORMATORE: Marisa Delfino - Foti Orsola

3.4 Obiettivo 3: Assicurare la salute ed il benessere per tutti e per tutte le età

TOTALE ORE: 6   FORMATORE: Adriana Quattrone – Santo Caserta

 

Modulo 5  Metodologie operative

Le metodologie di intervento nei tre progetti del Programma

6.1   Neuroscienze e Pedagogia olistica

TOTALE ORE: 3   FORMATORE: Santo Caserta - Chiara Arillotta

  6.2   Alleanze educative come contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà educativa

TOTALE ORE: 3   FORMATORE: Foti Orsola – Saraco Annita

 Modulo 6.3  Alleanza intergenerazionale

TOTALE ORE: 3   FORMATORE: Paolo Benoci – Angela Campolo

6.4   Il Patrimonio storico artistico e culturale come bene comune da tutelare per le nuove generazioni.

TOTALE ORE: 3   FORMATORE: Lucia Loiacono - Foti Orsola

Totale ore formazione Specifica   72

 

TITOLO DEL PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO:

FRATELLI  TUTTI

 

OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE:

Obiettivo 1 Agenda 2030  Porre fine ad ogni povertà nel mondo

Obiettivo 3 Agenda 2030  Assicurare la salute ed il benessere per tutti e per tutte le età

Obiettivo 4 Agenda 2030  Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti

Obiettivo 10 Agenda 2030              Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni

Obiettivo 11 Agenda 2030              Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili

Obiettivo 16 Agenda 2030              Pace, giustizia e istituzioni forti

 

AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:

G           Accessibilità alla educazione scolastica, con particolare riferimento alle aree d'emergenza educativa e benessere nelle scuole

 

 

DA COMPILARE SOLO SE IL PROGETTO PREVEDE ULTERIORI MISURE AGGIUNTIVE

 

PARTECIPAZIONE DI GIOVANI CON MINORI OPPORTUNITA’ 

sistema Helios

POSTI N. 2

 

SVOLGIMENTO DI UN PERIODO DI SERVIZIO IN UNO DEI PAESI MEMBRI DELL’U.E. O IN UN TERRITORIO TRANSFRONTALIERO  

voce 11 scheda progetto

sistema Helios

NO

 

SVOLGIMENTO DI UN PERIODO DI TUTORAGGIO

sistema Helios

 

TUTORAGGIO Mesi Previsti 3  N° 16 ore collettive N° ore 6  individuali    Tot ore   22

 

 

 

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