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TUTTI UGUALI E DIVERSI

Allegato A2 (PON-IOG “Garanzia Giovani”)

                                                          

SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA

 

 

 

TITOLO DEL PROGETTO:

TUTTI UGUALI E DIVERSI

 

 

SETTORE E AREA DI INTERVENTO:

 

Settore: Assistenza

AREA: 03 - Minori e giovani in condizioni di disagio o esclusione sociale

 

 

 

DURATA DEL PROGETTO:

12 MESI

 

 

 

OBIETTIVO DEL PROGETTO:

 

OBIETTIVO GENERALE

Nell’ambito del programma Il ponte di Leonardo il progetto TUTTI UGUALI E DIVERSI si propone di intervenire, per dare maggiore autonomia a tutti quei ragazzi che ancora oggi vedono nel mondo della scuola e nel rapporto con i pari un ostacolo, sia perché portatori di una disabilità fisica o intellettiva, sia perché provenienti da contesti familiari o socioculturali svantaggiati. Il focus principale del progetto si snoda infatti tra la volontà di dare autonomia maggiore alle persone con disabilità intellettiva o fisica creando e potenziando la loro rete sociale e il tentativo di arginare il problema multiforme e stratificato della dispersione scolastica precoce, riducendo la povertà educativa.

 Il progetto TUTTI UGUALI E DIVERSI si propone di attuare azioni concrete di contrasto e prevenzione che possano favorire il benessere dei giovani e ragazzi disabili e con problemi di apprendimento all’interno della scuola e del contesto sociale di riferimento, perché possano diventare veramente protagonisti del loro successo scolastico ed integrarsi pienamente nella società civile. Le attività previste dal progetto sicuramente contribuiranno al raggiungimento dell’Obiettivo n. 11 dell’Agenda 2030: “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili”, promuovendo l’inserimento nella società della città metropolitana di Reggio Calabria numerosi alunni svantaggiati, insieme con le loro famiglie

 

OBIETTIVI SPECIFICI

Individuati i bisogni e le problematiche dell’area di riferimento, il progetto del MOCI prevede , quale risposta la realizzazione dei seguenti obiettivi specifici:

 

BISOGNO

RILEVATO

OBIETTIVO

GENERALE

OBIETTIVO

SPECIFICO

INDICATORE

DI REALIZZAZIONE

INDICATORI DI IMPATTO

Scarsi servizi del sostegno agli alunni diversamente abili, affetti da sindrome dello spettro autistico, DSA, ADHD, per superare il gap che si forma tra il singolo ed il gruppo classe, la scarsa autonomia nei rapporti interpersonali tra pari, la demotivazione scolastica, le difficoltà linguistiche e relazionali, bullismo e tutte le conseguenze di una cattiva integrazione.

1.Favorire l’autonomia e l’integrazione dei ragazzi con disabilità fisica o intellettiva

1.1Migliorare l’autonomia nel contesto scolastico

 

 

 

1.2 Facilitare l’inclusione e la creazione di una rete sociale

 

 

Necessità di affiancamento nel rapporto 1:1 diminuita

 

 

 

Numero di presone coinvolte nelle attività,

numero di contatti incrementati

Ragazzi più attivi e meno bisognosi di affiancamento costante

 

 

Migliorata intraprendenza e ricerca contatti, allargata la rete delle conoscenze del singolo. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ATTIVITÁ D'IMPIEGO DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

 

I compiti assegnati agli operatori volontari hanno un forte contenuto relazionale in quanto il servizio è a stretto contatto con l’utenza, essi avranno un referente al quale rivolgersi per qualsiasi problema di natura relazionale o pratica. Al fine di realizzare al meglio le attività di progetto i volontari potranno essere saltuariamente chiamati a svolgere una parte del servizio presso strutture esterne come scuole, laboratori, piazze, oratori, parrocchie, strutture sportive e ricreative, Enti partners del Progetto.

 

Ruolo ed attività giovani in servizio civile:

Azione 1 : Stimolare l’autonomia del singolo

Obiettivo Specifico: Migliorare l’autonomia nel contesto scolastico

Attività 1.a) osservazione pianificazione e realizzazione di schede personali

             I volontari osserveranno le persone con disabilità nelle attività quotidiane, affiancando gli educatori e partecipando a riunioni di equipe di pianificazione e approfondimento; per svolgere al meglio il loro compito si chiederà l’accesso ai progetti educativi e di concerto con l’equipe che si occupa del ragazzo e, assieme all’OLP, una scheda di rilevazione dell’autonomia. Dunque, in seguito ideeranno delle attività, con la supervisione degli educatori, procurandosi gli strumenti necessari che confluiranno nella scheda e dove contatteranno le persone per farle partecipare alle attività.

Attività 1.b ) attività extra didattiche interne alla scuola

             I volontari aiuteranno il personale docente a creare le condizioni di attecchimento nelle classi. Saranno poi loro stessi che cercheranno collegamenti con realtà esterne che possano portare un valore aggiunto nella scuola, quindi, calendarizzando gli impegni, saranno dei facilitatori nello svolgimento degli incontri. In seguito, verranno poi chiamati ad analizzare e valutare gli esiti per possibili rilanci.

Attività 1.c) supporto didattico

             I volontari saranno chiamati ad affiancare e supportare gli educatori e gli insegnanti. Svilupperanno assieme a loro, inoltre, le fasi di pianificazione, promozione e realizzazione delle attività (laboratorio compiti) e verificheranno le risorse tecniche, finanziarie e umane a disposizione; Individueranno le modalità di eventuale integrazione; calendarizzeranno le attività e gli eventuali turni degli operatori, d’accordo con questi; contatteranno telefonicamente e incontreranno le scuole per la presentazione delle attività; raccoglieranno le adesioni; si preoccuperanno dell’organizzazione logistica (allestimento spazi, sede, ecc.); seguiranno i destinatari durante l’attività didattica dell’insegnante nelle classi.

Azione 2: socializzazione ed integrazione del gruppo dei pari

Obiettivo Specifico: 1.2 Facilitare l’inclusione e la creazione di una rete sociale

Attività 2.a) organizzazione attività e supporto ad educatori e docenti

             Per questo obiettivo si prevede che i volontari svolgano attività di stretta collaborazione con gli operatori alle fasi di accoglienza dei ragazzi, di analisi/diagnosi del fabbisogno, di bilancio del curriculum scolastico e di inserimento nei percorsi; e con gli insegnanti nella preparazione del materiale didattico e delle prove di apprendimento, inoltre i volontari affiancheranno gli educatori/tutor nello svolgimento del loro ruolo di supporto e facilitazione dell’apprendimento ed a seguito della formazione specifica e dietro superamento di una prova prevista, si prevede che il volontario stesso possa svolgere direttamente il ruolo di Tutor.

Attività 2.b) Organizzazione attività e laboratori socio educativi e ludico creativi;

             Per quanto riguarda la realizzazione dei laboratori, i volontari dovranno collaborare con gli operatori nella raccolta delle iscrizioni, nell’accoglienza degli utenti, nel raccogliere le preferenze espresse dai ragazzi e organizzare i gruppi dei laboratori. Essere parte attiva nella preparazione del materiale necessario a realizzare l’attività e partecipare attivamente ai laboratori nel ruolo di guida e di facilitatore per promuovere sia l’apprendimento delle eventuali abilità manuali richieste nel laboratorio, sia la socializzazione, motivazione e partecipazione alle attività; infine affiancare gli operatori nel monitoraggio e nella valutazione in itinere e finale dei laboratori, partecipando alla redazione degli strumenti di indagine e raccogliendo e gestendo i dati richiesti. inoltre, i volontari, rilevati i bisogni specifici del contesto e gruppi classe, predisporranno dei momenti di scambio, conoscenza e co-progettazione tra studenti. Saranno utili facilitatori, insieme al personale docente, per l’avvio delle attività ricreative, educative, culturali e sportive.

Attività 2.c) promozione di eventi con familiari ed utenti

              I volontari accederanno ai dati messi a disposizione da educatori e OLP per la creazione di un database, curandone anche la privacy. I volontari si occuperanno di contattare le persone da invitare e allestiranno gli spazi adeguatamente. E pianificheranno un calendario di incontri di socializzazione, gestendone anche le presenze e i contenuti.

Azione 3: Aggregazione giovanile

 Obiettivo Specifico: Favorire l’integrazione dei minori in situazione di disagio personale, familiare e linguistico

Attività 3.a) Organizzazione e preparazione di percorsi di educazione alle differenze, all’ascolto reciproco

              Gli operatori volontari saranno impegnati in particolare in attività di sostegno nella cura e nella ricerca di contatti con gli istituti scolastici e i gruppi parrocchiali; svolgeranno azione di sostegno agli animatori nella gestione di laboratori di educazione alla cittadinanza globale; parteciperanno agli incontri con i giovani come testimoni privilegiati, raccontando la propria esperienza di volontario all’interno dell’ente.

Attività 3.b) Attività trasversali nei periodi di chiusura della scuola

              I volontari co-organizzeranno e seguiranno le attività formative, ludiche, educative e ricreative rivolte ad alcuni studenti nel periodo di chiusura delle sedi. In collegamento con i volontari impegnati in altre sedi potranno organizzare e seguire degli scambi di esperienze e visite di ragazzi tra sedi diverse.

Azione 4: Supporto alla genitorialità

Obiettivo Specifico: favorire l’integrazione di minori in situazioni di disagio personale, familiare o linguistico

             Gli operatori volontari prepareranno il materiale necessario a realizzare gli incontri con le famiglie; parteciperanno alle fasi di sensibilizzazione, progettazione e calendarizzazione delle iniziative;  affiancheranno gli operatori nell’organizzazione degli incontri e dei seminari previsti in collaborazione con il partner CONSULTORIO DIOCESANO FAMILIARE “PASQUALE RAFFA”,  saranno presenti allo svolgimento degli incontri, affiancheranno gli operatori nel monitoraggio e nella valutazione in itinere e finale, partecipando alla redazione degli strumenti di indagine e raccogliendo e gestendo i dati richiesti.

 

 

SEDI DI SVOLGIMENTO:

 MOCI PIRIA SEDE 144251

VIA RAFFAELE PIRIA, 2 -  REGGIO CALABRIA

 

 

POSTI DISPONIBILI, SERVIZI OFFERTI:

numero posti: senza vitto e alloggio  4

 

 

 

 

 

 

EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:

 

 

             Disponibilità a spostarsi sul territorio per svolgere le attività, previste dal progetto, nelle diverse sedi degli Enti partecipanti alla RETE e nelle scuole della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

            Flessibilità oraria;

            Eventuali impegni nei fine settimana;

            Eventuali missioni in altre città italiane nell’ambito delle attività previste dal presente progetto;

            Partecipazione alla formazione specifica;

            In alcuni ambiti di servizio si chiederà la sottoscrizione di un’impegnativa nella quale si dichiara di non divulgare le informazioni personali degli utenti.

 

Giorni di servizio settimanali ed orario:

25 ORE CON ORARIO PROGRAMMATO SETTIMANALMENTE SU CINQUE GIORNI

 

 

 

EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI:

NESSUNO

 

DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE:

 

Il sistema di selezione e dei volontari per il servizio civile, si compone di 2 parti: 

Ø L’analisi del curriculum vitae

Ø L’incontro con il candidato  

Il totale del punteggio ottenibile dalla selezione è di 110 punti, di cui 50/110 punti ottenibili dall’analisi del cv e 60/110 ottenibili dall’incontro con il candidato.

Indicatori delle soglie minime di accesso previste dal sistema

 

Per l’analisi del CV del candidato non sono previste soglie minime di accesso che denotino di per sé la non idoneità al SCV.

Rispetto all’incontro con il candidato la soglia  minima è 36 punti, al di sotto dei quali il candidato non è considerato idoneo al Servizio Civile Universale. 

 

 Variabili che si intendono misurare e relativi indicatori

 

Le variabili che si intendono misurare nell’analisi del CV dei candidati al servizio civile volontario sono: le precedenti esperienze, i titoli di studio, i titoli professionali, le esperienze aggiuntive non valutate precedentemente e le altre conoscenze possedute.

 

Nelle attività di selezione relativa all’incontro con il candidato vengono valutate, in occasione del colloquio individuale:

Ø    La conoscenza pregressa dell’ente

Ø    La consapevolezza del candidato rispetto all’ambito di attività dell’ente.

Ø    La qualità delle eventuali pregresse esperienze di volontariato

Ø    Le motivazioni verso il servizio civile volontario e verso il progetto di impegno specifico, e all’interno di queste sua condivisione degli obiettivi dello stesso, la sua disponibilità nei confronti delle condizioni richieste per l’espletamento del servizio, il suo interesse ad accrescere le proprie competenze attraverso l’esperienza di SCU.

                                                                                     

           ANALISI del Curriculum Vitae

Note esplicative per l’attribuzione dei punteggi ai candidati

Precedenti esperienze 

Massimo 30 punti

Titoli di studio, titoli professionali, esperienze aggiuntive non valutate in precedenza e altre conoscenze

Massimo 20 punti

  Le precedenti esperienze

Il punteggio massimo relativo alle precedenti esperienze è pari a 30 punti, così ripartiti:

     Precedenti esperienze maturate nello stesso settore del progetto preso l’ente che si realizza il progetto: max12 punti (periodo massimo valutabile pari a 12 mesi per il coefficiente pari a 1,00=12);

     Precedenti esperienze maturate nello stesso settore del progetto presso enti diversi da quello che realizza il progetto: Max 9 punti (Periodo massimo valutabile pari a 12 mesi X il coefficiente pari a 0,75 = 9);

     Precedenti esperienze maturate in un settore diverso da quello del progetto presso l’ente che realizza il progetto: max 6 punti (periodo massimo valutabile pari a 12 mesi X coefficiente pari a 0,50 = 6 );

     Precedenti esperienze maturate in settori analoghi a quello del progetto presso Enti diversi da quello che realizza il progetto max 3 punti (periodo massimo valutabile 12 mesi x il coefficiente pari a

0,25 = 3).

E’possibile sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo massimo valutabile.

I titoli di studio

Laurea attinente al progetto

8 punti

Laurea non attinente al progetto

7 punti

Diploma attinente il progetto

6 punti

Diploma non attinente il progetto

5 punti

Frequenza           scuola

media superiore

 

Fino a 4 punti ( per ogni anno concluso punti 1,00)

 

 

 Titoli Professionali

Attinenti al progetto

Fino a punti 4

Non attinenti il progetto

Fino a punti 2

Non terminato

Fino a punti 1

 Per titolo “professionale” si intende il titolo acquisito al termine della frequentazione di ciclo di studi presso un istituto tecnico professionale della durata minima di 3 anni. Altri titoli professionali quali tecnico industriale, tecnico commerciale, tecnico per il turismo, tecnico agrario e tecnico per geometri, acquisiti al termine di una frequentazione di 5 anni, vanno valutati alla voce precedente. Titoli quali infermiere, logopedista, fisioterapista, ecc. oggi sono valutati come lauree e quindi vanno valutate alla voce precedente.  

Esperienze aggiuntive a quelle valutate

Esperienze aggiuntive a quelle valutate

Fino a 4 punti

Altre conoscenze

Altre conoscenze 

Fino a punti 4

 (esempio conoscenze di una lingua straniera, competenze informatiche, musica, teatro, pittura ecc.)

 

 

VALUTAZIONE COLLOQUIO INDIVIDUALE

 

Per il colloquio individuale lo strumento utilizzato dalla commissione selezionatrice consiste in una traccia di intervista, secondo il seguente allegato:

Fattori di valutazione approfonditi durante il colloquio e loro intensità

 Pregressa esperienza presso l'Ente:

giudizio (max 6 punti):…………. 

 

Pregressa esperienza nello stesso o in analogo settore d'impiego:

giudizio (max 6 punti):………….

 

Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del progetto:

giudizio (max 6 punti):………….

 

Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto:

giudizio (max 6 punti):………….

 

Disponibilità alla continuazione delle attività al termine del servizio:

giudizio (max 6 punti):………….

 

Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario:

giudizio (max 6 punti):………….

 

Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto:

giudizio (max 6 punti):………….

 

Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio (es: pernottamento, missioni, trasferimenti, flessibilità oraria...):

(specificare il tipo di condizione)………………………………………………………… giudizio (max 6 punti):………….

 

Particolari doti e abilità umane possedute dal candidato:

giudizio (max 6 punti):………….

 

Altre elementi di valutazione: …………………………………………………………………………………………………

giudizio (max 6 punti):………….

 

 

Valutazione finale 

 giudizio (max 60 punti):………….

 

 

CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:

 

Per tutti coloro che concludono il Servizio Civile è previsto il rilascio di una certificazione di competenza da parte del C.P.I.A.- CENTRO PROVINCIALE PER L’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI - STRETTO IONIO , soggetto titolato ai sensi e per gli effetti del D.L.G.S. n.13/2013.

In particolare sarà fatto riferimento alle competenze chiave di cittadinanza, di cui al Decreto Ministeriale n.139 del 22 agosto 2007 del MIUR, ossia: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione. 

 

 

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

 

Modulo 1 – I rischi nei progetti di servizio civile

Il modulo  1 sarà dedicato all’approfondimento delle tematiche relative non solo ai rischi connessi all’impiego dei volontari, ma anche  alla sicurezza nei luoghi di lavoro, dovuta alle conseguenze della pandemia del Covid 19.

1.1: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile

TOTALE ORE: 6    FORMATORE: Santo Caserta

Modulo 1.2: Il Documento Valutazione dei Rischi  del MOCI

TOTALE ORE: 6    FORMATORE: Santo Caserta

 

Modulo 2 –Il ponte di Leonardo

Il modulo  2 sarà dedicato all’approfondimento delle tematiche oggetto del nostro Programma in relazione al fenomeno migratorio, visto alla luce delle recenti migrazioni globali, alla cooperazione internazionale, al co-sviluppo e alla cooperazione decentrata. Il mondo oggi non è solo un villaggio globale, ma deve diventare sempre più una sola famiglia umana (Papa Francesco)

2.1.  Globalizzazione  e Migrazioni   

TOTALE ORE: 3  FORMATORE: Adriana Quattrone

2.2  Il fenomeno dei flussi migratori in Italia

TOTALE ORE:3  FORMATORE: Demetrio  Spagna

2.3 La cooperazione internazionale

TOTALE ORE: 3  FORMATORE: Carmelo Caserta

2.4 Obiettivi del Millennio

TOTALE ORE: 3  FORMATORE: Alberto Gioffrè

 

Modulo 3 Agenda 2030

Il modulo 3 sarà dedicato all’approfondimento dell’Agenda 2030, con particolare riferimento ai due obiettivi 4 e 11, finalità del Programma “Il Ponte di Leonardo e all’azione G del piano triennale del SCU relativo all’accessibilità all’educazione scolastica e al fenomeno della dispersione scolastica e della povertà educativa.

3.1 Obiettivo 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, ed un’opportunità di apprendimento per tutti

TOTALE ORE: 3   FORMATORE: Cuzzola Maria Angela

3.2  Accessibilità alla educazione scolastica, con particolare riferimento alle aree di emergenza educativa e benessere nelle scuole  (Azione  G piano triennale SCU)

TOTALE ORE: 3   FORMATORE: Teresa Marra

3.3 Obiettivo 11: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili

TOTALE ORE: 6   FORMATORE: Roberto Pennisi

 

Modulo 4 La relazione

Il modulo 4 sarà dedicato allo studio e alla sperimentazione di tematiche relative alla relazione interpersonale, con speciale riguardo all’empatia, particolarmente efficace nei rapporti con ragazzi e giovani di altre lingue e culture e con svantaggi culturali.

4.1   Errori della comunicazione e comunicazione efficace

TOTALE ORE: 3   FORMATORE: Chiara Arillotta

4.2   Autoefficacia ed autostima

TOTALE ORE: 3   FORMATORE: Chiara Arillotta

4.3   L’importanza della motivazione

TOTALE ORE: 3   FORMATORE: Chiara Arillotta

4.4   Empatia: come sviluppare il proprio “sentire”.

TOTALE ORE: 3   FORMATORE: Chiara Arillotta

 

Modulo 5 La comunicazione

Il modulo 5 sarà dedicato allo studio della comunicazione e del processo di socializzazione e alle attività di animazione sociale, per offrire ai giovani operatori volontari strumenti efficaci di intervento nelle scuole e nei gruppi giovanili.

5. 1   Autostima e disagio giovanile: la socializzazione come strumento

TOTALE ORE: 3   FORMATORE:  Angela Stefania Porcino

5.2  Comunicazione e dinamica di gruppo.

TOTALE ORE: 3   FORMATORE:  Lucia Vartolo 

5.3    Il lavoro in equipe: il primo passo per valorizzare le differenze

TOTALE ORE: 3   FORMATORE:  Angela Latella

5.4:   Gli strumenti per promuovere l’espressività dei giovani

TOTALE ORE: 3   FORMATORE:  Annita Saraco

 

Modulo 6  Tutti uguali tutti diversi

Il modulo 6  sarà dedicato allo studio delle problematiche relative alle diverse forme di disabilità fisica e mentale e saranno proposte metodologie e tecniche di apprendimento speciale e strategie di inclusione sociale.

6.1   Autismo, ADHD, Ritardo mentale: conoscerli, riconoscerli e renderli protagonisti

TOTALE ORE: 3   FORMATORE: Campolo Carmela

6.2   Oltre la didattica. Quali strategie educative? Laboratorio sperimentale

TOTALE ORE: 3   FORMATORE: Santo Caserta

6.3   Didattica speciale: un primo approccio al mondo della disabilità

TOTALE ORE: 3   FORMATORE: Santo Caserta

 6.4 Comunicazione,  linguaggi e mediazione linguistica

TOTALE ORE: 3   FORMATORE: Marica  Brinzi

 

Totale ore formazione Specifica   72

 

La formazione si svolgerà in parte online in parte in presenza presso la sede che sarà comunicata prima dell’inizio del servizio, secondo le disposizioni del Dipartimento riguardo alla situazione COVID 19.

 

 

 

 

TITOLO DEL PROGRAMMA CUI FA CAPO IL PROGETTO:

 

IL PONTE DI LEONARDO

 

 

OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE

 

Obiettivo n. 4: “ Fornire un educazione di qualità, equa ed inclusiva, ed un’opportunità di apprendimento per tutti  

Obiettivo n. 11: “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili

 

AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:

 

Ambito d’azione   g : “Accessibilità alla educazione scolastica, con particolare riferimento alle aree di emergenza educativa e benessere nelle scuole”. 

 

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